miércoles, 15 de abril de 2009

Ética Revolucionaria


MORAL

“Ten fe. La fe es un patrimonio que no te pueden arrebatar. Es tu única arma invencible. Frente al poder del dinero, a la depravación materialista, levanta la antorcha de tu fe en la victoria final.”

ESTILO

“Tanto en el campo como en la ciudad, siempre, cuida de no ensuciar ni estropear nada. Todo lo que te rodea es patrimonio de tu nación. De nada tienes derecho exclusivo. Respeta lo que te rodea.”

RAZA

“Con ser tan dispares físicamente, la apariencia es lo que más asemeja a las distintas razas. No caigas en la falacia de definir a la raza por el color de la piel o la textura del cabello. Las verdaderas diferencias radican en el espíritu.”

NACIÓN

“Encuentra en tu bandera el símbolo de la comunidad a la que perteneces un símbolo nacido de ésta que reúne todas las virtudes de los hombres que se subordinan a ella.”

RELIGIÓN

“Cree en un Dios espiritual como creador de la vida. La necia teoría materialista desemboca en el absurdo de considerar al hombre como un animal, sin esperanza de vida futura.”

FAMILIA

“Sólo en un ambiente de total identificación espiritual puedes vivir felizmente tu matrimonio. Si el amor guía tus actos, jamás cometerás errores que puedan perturbar la felicidad de tu hogar. De otra forma, tu destino será siempre precario, así como el de los que te rodean.”

TRADICIÓN

“Estudia y conoce la Historia de tu Nación. Respeta a sus muertos y aprende de sus gestas. Toma ejemplo de los actos heroicos y enseñanza de los errores”.

NATURALEZA

“Ama la naturaleza. No veas en ella tan sólo una fuente de recursos o instrumento para distraer tu ocio. Recuerda que todas las criaturas son obra del Creador, y tú eres una de ellas.”

TRABAJO

“Ama el trabajo y empéñate en él. No seas un lastre para tu nación. No dependas de lo que hacen los demás. Cumple con tu obligación y procura dar ejemplos a quienes no lo hagan.”

CAMARADERÍA

“Respeta a tus camaradas. Sé para ellos su mejor amigo. No dejes que elementos extraños os separen.”

GUERRA Y PAZ

“La guerra es terrible, pero necesaria cuando con ella se consiguen fines justos que por otra vía no sería posible alcanzar. Es el último recurso de un Pueblo cuando no es Libre. Si llega el caso, no la rehuyas. Lucha pensando en los tuyos.”

Concierto del 16 de mayo en italia


Estirpe Imperial, Spqr, Hate for breakfast.
Ultima fronteira, Zeta Zero Alfa

Letras de grupos italianos

SPQR - Belli come la vita, Neri come la morte.

Assalto al futuro
È questo il cammino,
Nessuna tregua
Al loro morire

Mille bandiere
Quadrato romano
Sempre e dovunque
Unita la marcia

Cieca speranza
Risveglio tra i morti
Radicalismo
Il nostro fucile

Belli come la vita, neri come la morte!
Belli come la vita, neri come la morte!

Belli come la vita, neri come la morte!
Belli come la vita, neri come la morte!

Belli come la vita, neri come la morte!
Belli come la vita, neri come la morte!

Belli come la vita, neri come la morte!
Belli come la vita, neri come la morte!

Belli come la vita, neri come la morte!
Belli come la vita, neri come la morte!


Adl122 - Hooligans.

Proprio nel cuore della tua città,
Appuntamento al bar!
Pronti striscioni, cori e bandiere,
Nessuno ci fermerà!
Tutti incazzati lungo la strada,
Mille voci ad urlar!
Oggi sarà la nostra giornata,
Allo stadio si va!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Fiumi di birra invadon la mente,
Ci si divertirà!
Cariche, scontri in tutto lo stadio,
E gli sbirri a scappar!
La sciarpa è il simbolo per cui lottare,
Non l’avrete mai!
Me ne frego cantiamo in tutti gli stadi,
Non avremo pietà!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Ecco gli sbirri pronti all’uscita,
Vengono a provocar!
Scoppiano scontri in tutto il piazzale,
Loro possono picchiare!
Fumogeni intorno a tutto lo stadio,
Non si può respirar!
Feriti, contusi, felici o delusi,
Noi non si cambierà!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Fiero di essere un hooligans!
Oh! Oh! Oh!
Hooligans! Hooligans! Hooligans!
Oh! Oh! Oh!Fiero di essere un hooligans

Adl122 - Europa.

Tuoni di guerra, scintillio di spade
in mezzo alla neve le membra stremate,
giovani guerrieri, difendon la nazione,
dal pericolo della grande invasione,
il grande Thor con il suo martello
difende il popolo dal nuovo flagello,
il tuono accompagna il loro cammino,
sorella la morte fratello il destino…
Ecco sui monti le nostre legioni
l'orgoglio di Roma e i suoi centurioni,
dalle verdi valli al bosco più nero,
al vento i vessilli del grande impero
sempre a lottare come leoni
coraggio in battaglia i soldati migliori,
sui colli di Roma, per l'eternità la forza.
la storia e la civiltà....
Carri armati avanzan senza nome
con la bandiera del disonore,
a difendere l'Europa in primavera
tutte le genti un'unica bandiera
sopra un muro, nell'ultimo momento
di questi eroi rimane il testamento,
noi moriamo perché l'Europa viva,
mentre una ferita ancora si riapriva...
Non ci fermate non ci arrenderemo,
la storia d'Europa noi seguiremo,
la stessa energia dei grandi guerrieri
ribatte nei cuori sempre più fieri,
non una sosta nelle nostre menti,
camerati guardiamo avanti,
il vostro regime d'ipocrisia,
è destinato ad essere spazzalo via!

Adl122 - Skinhead Girl.

In questo sistema di marchi e di etichette
Difficile è la scelta
Non esistono ricette
Con quel taglio un po’ buffo e poco femminile
Ma non te ne frega un cazzo di come puoi apparire!
Non fa parte il miraggio del centro sociale
O la vita di chi ha soldi e tutto può comprare
Tua madre si lamenta di te e del tuo ragazzo
Con quei tatuaggi non potevi sceglier peggio!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Non siete certo tante,
Ma forse aumenterete
Non c’è competizione
Siete voi le donne vere
Contro il femminismo e il degrado della gente
Coraggio ce ne vuole per essere contro corrente!
Per rifiutare un mondo di vizi, pace e sesso
Dove la dignità è finita giù nel cesso
Ti han decantato in ska,
Ma noi preferiamo l’oi!
La musica dei bianchi,
Bianchi come noi!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Potremmo decantare le vostre dolci curve
Oppure commentare
Noi vi faremmo tutte!
Ma non son le autoreggenti che ti danno rispetto
È la scelta di vita che io sempre più apprezzo!
Difficile resistere una vita sull’asfalto
Dove per resistere devi guardare in alto
Per questo skinhead girl che io avrò pazienza
Piuttosto che un’altra,
Meglio restare senza!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!
Skinhead-girl!

Armco - Me ne frego.

Vita morte vita
dentro e fuori dai bar
un concerto, una partita, una rissa giù in città
passano gli anni, ma non si cambia mai!
E se tutto è sbagliato,
è troppo tardi ormai!
Me ne frego!
Di avere un buon posto di lavoro!
Me ne frego!
Di essere un onesto cittadino!
Me
Me ne frego!
Del vostro ordine costituito!
Vita morte vita
sempre in mezzo ai guai
sbirri alle calcagne come avvoltoi
quello che non va non siamo certo noi
ma il marcio sistema
che non ci pieghierà, mai!
Me ne frego!
Di avere un buon posto di lavoro!
Me ne frego!
Di essere un onesto cittadino!
Me ne frego!
Di sbattere la testa contro il muro!
Me ne frego!
Del vostro ordine costituito!


Block 11 - Berino '45

Era Maggio a Berlino, era già primavera

Col nemico che avanza come una rossa bufera

Violentando le donne, uccidendo i bambini,

ma il morale era alto, non ci avrete mai vivi.

La città intera brucia tutt’ attorno il fuoco

con me un panzerfaust che sparerà per poco.

Non accettiamo la resa, non deporremo le armi!

Non mi avrete mai vivo, prima dovrete ammazzarmi!

Ragazzi a terra sotto un panzerfaust

Davanti ai carri russi in questo letamaio.

Ragazzi morti per la propria bandiera

Difendevano Berlino in quella primavera.

Alle mie spalle vedo la bandiera nemica

Ha il colore del sangue, ma non avrà la mia vita;

sparerò ancora con il mio cannone

anche se resterò il superstite di un intero

plotone.

Ancora oggi il mio odio non si è sopito

Sono troppe le offese che abbiamo subito.

La nostra grande Europa è stata violentata

Ma mai nessuno potrà dire che è stata piegata!

Ragazzi a terra sotto un panzerfaust

Davanti ai carri russi in questo letamaio.

Ragazzi morti per la propria bandiera

Difendevano Berlino in quella primavera

Civico 88 - Patria.

Ricordo di quella sera,
Saranno passati vent’anni,
Un fuoco e due bicchieri,
Sentivo parlare i miei nonni,
Narravano una grande storia,
Pensavo immaginaria,
Con voce un poco tremante,
Parlavan della loro Italia…
Montagne alte e nevose,
Gli scogli inesplorati,
Leggende vecchie come il mondo,
Luoghi mai dimenticati,
Corsi d’acqua impetuosi e grandi mari agitati,
Da difendere con ardore da nemici sempre agguerriti!
Una terra che si chiama Italia,
Per te vorrà dir tradizione,
Puoi amarla per sempre od odiarla,
Non accetterà esitazione,
Una terra che si chiama Italia,
Che difenderai ora e sempre,
Perché lei è la nostra patria,
E questa è la nostra gente!
Verdi i prati già bianche le cime,
Rosso è il sangue versato,
Per incidere nella storia,
Il suo glorioso passato,
Passando da Roma imperiale,
Alle sue camice nere,
Un popolo che sa lottare,
Nessuno lo potrà fermare…
Tanti anni oramai son passati,
Da quella piovosa notte,
Ma il cuore ancora adesso,
Mi trema e batte più forte,
Se ripenso ai nostri padri,
Che c’hanno saputo dare,
La storia e la tradizione,
Qualcosa per cui lottare!
Una terra che si chiama Italia,
Per te vorrà dir tradizione,
Puoi amarla per sempre od odiarla,
Non accetterà esitazione,
Una terra che si chiama Italia,
Che difenderai ora e sempre,
Perché lei è la nostra patria,
E questa è la nostra gente!
Una terra che si chiama Italia…
Una terra che si chiama Italia…
Una terra che si chiama Italia…
Una terra che si chiama Italia…
Una terra che si chiama Italia…
Una terra che si chiama Italia!

D.D.T - Boia chi molla.

Sarebbe bello amore piantar tutto e scappare via lasciare qui i problemi, la nostra lotta i nostri affanni...
E scappare via lontano, non ha importanza dove, dimenticare tutto, scappar via da questa terra...
E arrivare in un luogo baciato dal sole, bagnato dal mare, sfiorato dal vento, e ricostruire un nuovo domani, nessuna battaglia nessun ideale...
Sarebbe bello amore aspettare le stagioni, rincorrersi, giocare, far l'amore, riscoprire le cose che da tempo non possiamo più provare, dimenticare tutto, scappar via da questa terra...
Noi due in quel luogo baciati dal sole, bagnati dal mare, sfiorati dal vento, noi due costruire un nuovo domani, nessuna battaglia, nessun ideale...
Sarebbe bello, amore mio ma non posso chiuder gli occhi e fuggire la realtà, no non voglio rinunciare alla mia lotta, dentro il cuore sento un urlo, un qualcosa che mi sprona, sento un coro nella mente...
BOIA CHI MOLLA! BOIA CHI MOLLA!...
No amore, io non mollerò, sono un uomo, non mi arrenderò, tu mi ami e ami anche il mio ideale, meglio morto che vigliacco, meglio morto che venduto, tu mi ami e ascolta l'urlo...
BOIA CHI MOLLA! BOIA CHI MOLLA!...
No amore, tu non puoi voler che io ceda, no amore, tu conosci il mio destino, si lo so che io potrei finire male, all'ospedale o sotto terra, in tribunale o in prigione, ma cosa importa ascolta l'urlo...
BOIA CHI MOLLA! BOIA CHI MOLLA!...
Tu amore, devi aiutarmi a darmi forza, se ho paura devi darmi il tuo coraggio, e se cedo fammi vedere il tuo disprezzo, ricorda sempre questa frase, se occorre gridamela in faccia, questa frase è una bandiera...
BOIA CHI MOLLA! BOIA CHI MOLLA!

Faustrecht - Avanti italia (Grupo aleman, cancion Italiana)

Eravamo fratelli in molte battaglie,
Ma anche nemici in un tempo oscuro,
Rinnoviamo la nostra unità
Tutti insieme guardiamo al futuro!

Avanti Italia! Per la nuova realtà!
Avanziamo per la vittoria che arriverà!
Avanti Italia! Non mollare mai!
Il nostro futuro: la libertà!

Abbiamo capito l’errore di un tempo
Affrontiamo insieme i nuovi nemici,
Crediamo nella vittoria dell’ideale
E allo spirito che da ora ci lega!

Avanti Italia! Per la nuova realtà!
Avanziamo per la vittoria che arriverà!
Avanti Italia! Non mollare mai!
Il nostro futuro: la libertà!

Anche in futuro marceremo insieme
Skinheads d’Italia continuate a lottare,
Portiamo avanti questa nostra unione
La fratellanza per l’eternità!

Avanti Italia! Per la nuova realtà!
Avanziamo per la vittoria che arriverà!
Avanti! Non mollare mai!
Il nostro futuro: la libertà!

Avanti Italia! Per la nuova realtà!
Avanziamo per la vittoria che arriverà!
Avanti Italia! Non mollare mai!
Il nostro futuro: la libertà!

Avanti Italia! Per la nuova realtà!
Avanziamo per la vittoria che arriverà!
Avanti Italia! Non mollare mai!
Il nostro futuro: la libertà!

Garrota - Fottuta droga.

Che valore dai alla vita tu che l’hai buttata via
Per un atto di piacere, per un gesto di follia
Una gabbia alla tua mente che ti ha reso un burattino
La tua vita non vale niente, conosci il tuo destino!

Fottuta droga! Le tue vittime sono in tante!
Fottuta droga! Da noi non saran mai piante!
Fottuta droga! Basta tossici e spacciatori!
Fottuta droga! Fuori dai nostri quartieri!

I problemi che tu hai e che credi di aver risolto
Non ti lasceranno mai, ora lei ti vuole morto
Era bello sentirsi forte, il padrone della Terra,
Ma la pacchia ora è finita e tu affoghi nella merda!

Fottuta droga! Le tue vittime sono in tante!
Fottuta droga! Da noi non saran mai piante!
Fottuta droga! Basta tossici e spacciatori!
Fottuta droga! Fuori dai nostri quartieri!

Chi ti vende quel veleno, avvelena anche le strade,
Ha creato della gente che non riesce più a lottare
Pagherà lo spacciatore, pagheranno i suoi clienti
E a noi non serve esser sballati per spaccarvi tutti i denti!

Fottuta droga! Le tue vittime sono in tante!
Fottuta droga! Da noi non saran mai piante!
Fottuta droga! Basta tossici e spacciatori!
Fottuta droga! Fuori dai nostri quartieri!



lunes, 13 de abril de 2009

White Aryan Warrior " The spains "

White Aryan Warriors, en adelante WAW, es una plataforma activista de carácter Nacionalsocialista.
Una plataforma juvenil, que pretender el renacer de los jóvenes indoeuropeos Nacionalsocialistas.

Nuestros puntos son altos y claros.

Activism:
El activismo como forma de expresión, como forma de rebeldía, creciente en nuestra juventud, nuestra manera de hacer política, de reivindicar nuestros derechos y nuestras obligaciones, nuestra manera de actuar y luchar.
“Acción y Revolución”.

Aryan:
Luchando por nuestro legado racial y ancestral, por nuestra raza primordial, defendiendo la raza nórdica como la hija suprema de la misma raza indoeuropea, respetando y defendiendo las peculiaridades de las distintas razas y pueblos europeos, pero luchando y actuando por la raza nórdica, que es la que hace que todos los pueblos europeos seamos hijos de la misma raza y podamos alzarnos bajo las mismas banderas.
“Raza y Nación”.

Warriors:
Somos guerreros arios, nuestra condición de héroes nos incita a la lucha.
Defenderemos nuestra raza y nuestra gente con nuestra sangre, organizaremos la lucha en pro de nuestra raza en cada calle y en cada ciudad. Preparando el cuerpo y el espíritu de nuestra gente para el día de mañana. Podemos decir, que cada pueblo que tenga una delegación de WAW, tendrá un ejército Nacionalsocialista, preparado para la batalla en cuales sean las características que esta requiera.
“Lucha, Ética y Estilo”.

Symbols and Flags:

Nuestros símbolos son la cruz céltica blanca sobre negro, símbolo de la revolución.
Y la esvástica solar / curva blanca sobre negro, símbolo de nuestro legado racial y ancestral, también sobre negro para reivindicar la lucha nacional-revolucionaria de nuestra ideología Nacionalsocialista.

Defendemos cuales banderas sean, siempre que representen un contenido étnico/cultural y formen parte de los pueblos conocidos como “Indoeuropeos”.
“Caminando bajo banderas de guerra”.

Si eres un joven blanco, de raza aria y revolucionario.
Las juventudes nacionalsocialistas revolucionarias te invitan a formar parte de nuestras filas.

¡Únete y lucha en nuestra revolución!

¡Heil Hitler!

88 Puñaladas - Demo 2009


01.- Intro
02.- Ragnarok
03.- Somos 88 Puñaladas
04.- Tierras al Sur de España
05.- Traicion
06.- Campanas de Duelo
07.- Campos de Exterminio
08.- Herederos de las S.A.
Total playing time 29:23

Descarga

Full of hate - National Streetcore


01.- A.U.A.
02.- National Streetcore
03.- Eine alte Division
04.- E.W.S.K.
05.- Uncle Sam Part I
06.- Sehnsucht
07.- Revolution
08.- Fьr euch
09.- Full of Hate
10.- Standhaft
11.- Eure Freiheit
12.- Uncle Sam Part II
13.- Sag mir wer
14.- Dein Geist
15.- Wo sind eure Taten
16.- Zum Abschied

Total playing time 48:16

Descarga


MQP - Una vida diferente



Discos de Impertinencia








SPQR & HFB - Play Hardcore or Die.


SPQR
01.- Tsunami
02.- Mors Tua,Vita Mea
03.- Lo Spirito Del '22
04.- Belli Come La Vita,Neri Come La Morte
05.- Alba (Bete Et Mechant Cover)
HATE FOR BREAKFAST
06.- Scassina Entra Barrica
07.- Donna Cesso
08.- Occhio Non Vede Cuore Non Duole
09.- Tremino Gli Infami I Traditori A Le Spie
10.- New York Crew (Judge Cover)
TIME PLAYING TIME 25:51



Canticos US



Somos los Ultras
más radicales
somos los hinchas
más fieles y leales
por este equipo
por el que vivimos
son los colores
por los que morimos.
oé,oé,oé,oé,oé.


Ul, Ul, ¡Ultras Sur!
Ul, Ul, ¡Ultras Sur!


Todos sabían su nombre
quien era aquel hijo puta
hincha siempre acojonado
que al Bernabéu subió
todos sabían su nombre
cuando del campo salía
un puñal azul y blanco clavado en el corazón.
y desde aquel glorioso día
sólo suben con la policía
son los socios del Atleti
bastardos seguidores
son los socios del Atleti
son la mierda más inmunda
aunque jueguen en segunda
puta Atleti Oe!


Puta el Atleti
muera el perdedor
sois la verguenza de primera división
en cada derby
que jugaremos
al frente atlético por siempre correremos
oe oe, oe oe, oe oe oe oe oe oe...


Marines
El socio del Atleti
es un hijo de puta
y los tontos del frente
a todos nos la chupan
Puta Atleti ale...


Marines
Ya estamos todos aquí
para dar por culo a Gil
y los indios mamarán
la gran polla del Real


Se nota, se siente, el frente es impotente!!
Se nota, se siente, el frente es impotente!!



Caminero, se ha follado a la mujer de su compañero!!
Caminero, se ha follado a la mujer de su compañero!!


Ole ole ole, cornudo Simeone!!
Ole ole ole, cornudo Simeone!!


Boixos nois, que hijo puta sois!!
Boixos nois, que hijo puta sois!!


Luis Enrique, tu padre es Amunike!


Gaspart, trabaja, y haznos una paja!


Quisiera ser tan alto como la luna eh, eh,
como la luna, como la luna
Para poner los cuernos a Cataluña eh, eh,
a Cataluña, a Cataluña.
Puta barsa y puta Cataluña
No son españoles, son hijos de puta.


Ole, le. Ola, la
Ser del barsa es
ser un subnormal


Ale, que hijo puta es
ale, el socio culé
Ale, que hijo puta es
ale, el socio culé


Vente con el Real Madrid
que es lo que se lleva ahora
vente con los Ultras Sur
que vamos a Barcelona
hay que quemar el Nou Camp
con cien mil bastardos dentro
es la forma más barata
de acabar con tanto cerdo.


Siente que huele
Saca ya los palos
están llegando los putos polacos
que malolientes, todos tacaños
en Cataluña no habéis visto nunca un baño
y Barza mierda, Barza, Barza mierda
sois la vergüenza de la España entera
putos polacos, trabajad duro
que a Juan Gaspart debéis darle por el culo
y Barza mierda, Barza, Barza mierda, y Barza mierda...


Esos bastardos del frente
algún día comprenderán
que los que son del atleti
sufren una enfermedad
nunca podrá tener cura
y ojalá que sigan así
porque son los subnormales


Yo me voy al Manzanares
al estadio Vicente Calderón
donde abundan los cabrones
animando a su equipo perdedor
Porque luchan como cabras
y pelean como bestias
Los hijo putas del atleti
este año a segunda van a ir
Patético de Madrid
Patético de Madrid
a jugar al futbolín
que la liga, es para el Madrid.




domingo, 12 de abril de 2009

Jugadores fascistas


Abbiati, seducido por el fascismo.
'Hago míos ciertos valores: la patria, el orden y el respeto a la religión católica'

Dicen que Christian Abbiati habla poco. Pero cuando habla, habla. El guardameta italiano, titular este curso en el Milan de Ronaldinho y Kaká, realiza toda una declaración de amor al fascismo en el último número de Sportsweek, el suplemento dominical de 'La gazzetta dello Sport'. "Soy un hombre de derechas y he votado a la derecha en las elecciones", asegura el portero, de 31 años, confeso votante del partido de extrema derecha 'La destra'. "Hago míos ciertos valores: la patria, el orden social y el respeto a la religión católica".

Abbiati, que el pasado curso jugó en el Atlético de Madrid, asegura no tener complejos en expresar sus opiniones políticas, vinculadas a la ideología proclamada por Benito Mussolini en la Italia de la primera mitad del siglo pasado (1922-1943). "Del fascismo, niego las leyes raciales, la alianza con Hitler y la entrada a la II Guerra Mundial. Pero me gusta la capacidad que tenía el fascismo que asegura la orden, garantizándoles la seguridad a los ciudadanos", concluye Abbiati.

"Y basta de considerar el fascismo como un argumento tabú", proclama. Abbiati se suma a la lista de futbolistas italianos que expresado en público su admiración por las ideas fascistas.

Abbiati no está solo.
Christian Abbiati, el portero del Milan que jugó la temporada pasada en el Atlético, ha salido del armario político. Siempre fue fascista en privado, pero ahora, tras confesar en una entrevista que, aunque rechaza "las leyes raciales y la alianza de Mussolini con Hitler", todavía comparte los ideales fascistas de "la patria, la religión católica y el orden", es ya un fascista en público. Buffon fue denunciado por la comunidad judía y Cannavaro ondeó una bandera fascista.

Abbiati es algo así como el nuevo Di Canio, aquel habilidoso extremo derecho que jugó en el Lazio y después en Inglaterra, donde sus éxitos con el pie apenas consiguieron disfrazar su cabeza exaltada. Se dice que el calcio ha sido siempre silenciosamente de derechas, como sus ultras -salvo excepciones como la del Livorno-, y en estos extraños tiempos que vive Italia, en los que incluso ministros como Ignazio La Russa se atreven a celebrar el día de la República lanzando proclamas revisionistas, la barra libre parece haberse abierto para todos. "Los futbolistas saben que, con el viento que sopla en la Italia actual, declarar esa verdad no supone ya un peligro para sus carreras", ha escrito esta semana La Repubblica.

El ejemplo de Abbiati, que además guarda una estatua de Mussolini en su casa, es especialmente curioso porque el portero es un habitual entre los líderes de Cuore Nero, sucursal neofascista de culto para los ultras del Inter, el eterno rival. ¿Qué pensarán de eso los tifosi del Milan? De momento, solamente en Zúrich, donde el equipo jugó en la Copa de la UEFA el jueves, el portero fue recibido con pancartas de protesta. Pero su caso está lejos de ser único. Hay varias figuras del calcio que han sido asociadas al fascismo.

El más conocido es Gianluigi Buffon, portero del Juventus, que fue denunciado por la comunidad judía de Roma por llevar la camiseta con el siniestro número 88 que remite al funesto Hitler. "No lo sabía", dijo, aunque luego escribió en otra camiseta el eslogan mussoliniano, Boia chi molla (A la guillotina el que se rinda) y, durante las fiestas de celebración del Mundial de 2006, se presentó con otra pancarta polémica, Fieri di essere italiani (Orgullosos de ser italianos), cruz celta incluida. Entre los fascistas por azar se encuentra el madridista Fabio Cannavaro, capitán de la selección, que hizo ondear una bandera italiana con un signo fascista. "No soy un nostálgico, pero no soy de izquierdas", jura ahora el napolitano, que en 1997 promocionó en la radio las colonias de verano Evita Peron, gestionadas por la derecha radical. Según su representante, Gaetano Fedele, fue "instrumentalizado sin saberlo". Otro portero, Matteo Sereni, salido de la muy derechista cantera del Lazio, juega hoy en el Torino y duerme con el busto de Mussolini sobre la cabecera de la cama.

En Roma, los expertos han notado un peligroso contagio entre la curva neofascista y algunas jóvenes estrellas locales. Daniele De Rossi, mediocentro y capitán cuando falta Totti, simpatiza con Forza Nuova. Su colega de puesto y selección, Alberto Aquilani, colecciona bustos del Duce y comulga con la corriente xenófoba que aqueja al país: "Los inmigrantes son un problema". Esvásticas en los estadios, episodios racistas en los partidos (seis en la última temporada) y jugadores negros insultados por los defensas los hay en muchos sitios de Europa. Pero Mario Balotelli, la espigada y potente promesa del Inter, italiano negro de origen ghanés, sabe que el fascismo fue inventado en Italia, como comprobó en un partido contra los juveniles del Ascoli. "Desde el principio hasta el final, me estuvieron diciendo: 'No hay negros italianos'. Era el eslogan de los fascistas. Me quería ir del campo", recuerda.

Entrevista a MCF

"No creemos que ningún grupo español pueda considerarse, en el sentido estricto, que siga el modelo inglés, un grupo no son 4 amigos"
Empezamos nuestra serie de entrevistas a grupos ligados a la cultura casual con el grupo del RMCF "Madrid City Firm". Su responsable responde amablemente a nuestras cuestiones, entrevista se ha concedido personal y exclusivamente a éste blog y no existe autorización alguna para ser publicada en ningún otro medio.

Primero de todo, agradeceros que hayáis aceptado responder a la entrevista. Bueno, para iniciar la conversación, ¿cuál es la actualidad más inmediata del grupo? ¿Alguna actividad prevista a corto plazo?
Lo más inmediato es seguir con nuestras actividades habituales hasta final de temporada. El pasado febrero realizamos nuestra fiesta aniversario, con un éxito rotundo, y estamos preparando otra, de un carácter un poco distinto, mucho mas privada y exclusiva, pero aún nos falta por determinar la fecha. A estas alturas no sabemos aún si organizaremos nuestro habitual torneo veraniego o lo haremos el próximo año, estableciéndolo bianual.

¿De dónde surgió y de qué miembro fue la idea de bautizar al grupo como “Madrid City Firm”?
Como colectivo llevamos actuando bastante tiempo, e incluso hemos utilizado algún otro nombre que ahora no viene a cuento, la idea Madrid City Firm surgió de un amigo muy cercano con la imagen de usar las iniciales que aparecen en el escudo del Real Madrid C. de F. para designarnos, buscando un significado apropiado para el acrónimo. La verdad que no hay mucho misterio detrás de nuestro nombre.

¿Cuántas veces os han dicho que por qué el nombre está en inglés y no en castellano? ¿Cuál es la respuesta más habitual ante tal impertinencia?
Pues la verdad que creo que ninguna, o si lo han dicho no nos hemos enterado. Tampoco nos importa mucho lo que los demás puedan decir. Sobre el nombre no es una cosa que le demos mucha importancia, es elegido para designarnos, nos define bien y ya está, creo que tampoco importa mucho si está en inglés, español o alemán, es el que hemos elegido para distinguirnos y lo que mas nos importa son los hechos… y menos las palabras.

Que nadie piense mal por elegir un nombre en inglés, simplemente surgió, estamos muy orgullosos de nuestro idioma materno y de ser españoles.

¿Cuánto tiempo lleva en activo MCF?
Como Madrid City Firm algo mas de un año, pero el grupo de personas que componen MCF viene actuando conjuntamente desde hace ya bastante tiempo, y como ya hemos indicado incluso con otro nombre de poco éxito y aún menor duración. Hay gente de varias generaciones involucradas en MCF, no somos muy numerosos, es más somos un núcleo muy pequeño y privado, pero alrededor nuestra hay un nutrido grupo de personas que tienen los mismos gustos que nosotros y poseen la misma, o muy parecida, concepción de las gradas… y mas aun de la vida, que colaboran activamente con nosotros.

El nombre de vuestro grupo ya denota un interés por la escena inglesa. ¿Esto cómo puede valorarse? ¿De una forma positiva por todo lo que Inglaterra ha aportado al mundo de las gradas? ¿O de una forma negativa como una mera imitación barata?
No tratamos de imitar a nadie, creemos que poseemos nuestra propia idiosincrasia y es la que nos identifica. Inglaterra, a parte del fútbol, ha aportado bastantes cosas interesantes al mundo de las gradas, para unos pueden ser positivas y para otros negativas pero es innegable su influencia en las gradas del resto de Europa.

¿Por qué crees que en España todo lo que se asemeje al modelo de grada inglesa se considera como una copia sin sentido ni personalidad, y sin embargo todo plagio a la italiana es un símbolo de “mentalidad”?
Está claro que el estilo italiano es el imperante en España, el modelo inglés es apenas conocido y casi todo el mundo se ha interesado más de lo que acontecía en el país de la bota, creo que ese es uno de los motivos por lo que el modelo inglés puede ser denostado en nuestro país.

Poco o nada hay de original en las gradas españolas, porque prácticamente todo ha sido copiado del extranjero, con alguna adaptación mas o menos acertada pero sin dejar de ser una cierta copia.

Aún así, me imagino que en los miembros de MCF se ha producido una evolución estética desde sus inicios en mundo de las gradas, ¿o me equivoco?
(Risas) Nos conoces bien, pero no todos han evolucionado porque algunos siempre le ha gustado una estética determinada, que si bien podríamos calificar de un poco anticuada, siempre han estado interesados por un sentido estético determinado y que se puede considerar muy cercana al casualismo, algunos siempre han sido un poco “pijos” vistiendo (risas). Otros de nosotros han pertenecido al movimiento Skinhead, con el cual seguimos manteniendo fuertes vínculos, creemos que es una de las evoluciones mas normales y lógicas dentro del casualismo.

El Skin originariamente estaba interesado por la estética, dentro de ser de clase obrera intentaba destacar por su elegancia y el saber vestir, vestir mejor que los demás, podríamos indicar la influencia del tradicional gentleman inglés… además de ser innegable de su relación con el fútbol y las gradas.

Gente que sigue (o dice seguir) el modelo inglés de grada en España habla de los 90 como punto de inflexión. Grupos como Casuals FCB, Fanclub o Solfans Casuals nacen a comienzos de los 90… Pero aún así, ¿creéis que en España puede hablarse con verdadera propiedad de grupos “a la inglesa”?
A finales de los 80 y principios de los 90 se vivió el gran boom en las gradas españolas, y predominaban influencias muy reconocibles como los Skins, la simple moda también influyó, por lo que muchos, al incrementarse la presión policial, dirigieron sus miradas hacia otras tendencias menos conocidas. Es cierto que a mediados de los 90 se comenzó a ver un giro hacia otros estilos en mucha gente que acudía a las gradas, sobre todo en los más veteranos, ya se sabe “acción y discreción”.

No creemos que ningún grupo español pueda considerarse, en el sentido estricto, que siga el modelo inglés, un grupo no son 4 amigos.

Según vuestra opinión ¿qué grupos de España entran en la concepción genuina de lo que es el casualismo? Y no me refiero a una mera cuestión estética…
Grupos como tal creemos que ninguno, como hemos indicado en España predomina el estilo italiano y es el qué domina las gradas. Luego existe gente mas interesada por este fenómeno inglés, y esa forma de entender el deporte rey, que puede estar integrada o vinculada con estos grupos, pero dado el número de integrantes no creemos que pueda ser comparada a una firm inglesa y que tenga los efectivos suficientes para actuar.

Aun así creemos que hay algún equipo, de los llamados grandes, que puede llegar a juntar un buen contingente de casuals para pasar a la acción.

Si el casualismo es algo minoritario, ¿qué sentido tiene, o mejor dicho, cómo os explicáis esa proliferación de pancartas con el eslogan “casuals”, gorritas burberrys y demás parafernalia al uso por toda la geografía española?
Simplemente una moda mas que ha llegado tarde a nuestra tierra, además de estar generalmente mal entendida, copiar para creerse mas malo que los demás, pero que generalmente rozan el ridículo. Se ven cuatro fotos y cuatro noticias por internet, o en alguna revista, y ya a plagiar lo que ven, y esa es la pobre realidad, seguramente la gran mayoría no se hayan pegado en su triste vida.

A miembros de MCF se les acusa de promover una imagen muy estereotipada del casualismo. Me reservo mi opinión, pero si quiero conocer la vuestra ¿qué os sugieren estos comentarios?
Tampoco los hemos escuchado nunca y es la primera noticia que tenemos sobre esos comentarios, lo que puedan decir los demás es algo que no nos quita el sueño. Nosotros tenemos nuestro propio estilo que muchos pueden creer muy esteriotipado pero que ni mucho menos creemos que sea así, hay cosas que son irrenunciables.

A lo mejor alguno se piensa que casualismo es ir con traje y corbata, o las famosas “camisetas del carrefour”…
Ese es problema suyo, todavía se pueden ver muchos comentarios de ese tipo en muchos mentideros que hablan del tema “casual”. Ser casual no es sólo cuestión de ropa y vestir elegantemente, cuántos de los que realmente se llaman casuals se han pegado alguna vez…

Esto nos lleva a otro punto. ¿Qué es el casualismo para vosotros?
Aunque parezca muy redundante, y muy manido: fútbol, peleas y moda, creo que con estos 3 términos se puede definir sencilla y medianamente bien. Ser mejores que los demás en todos los aspectos y demostrarlo, vestir mejor que los demás, demostrar que tu equipo y tu ciudad son los mejores, viajar y demostrarlo gritando a los cuatro vientos el nombre de tu ciudad, que los rivales tengan miedo.

Buscar siempre el enfrentamiento, evitar los controles para demostrarle a los rivales que somos mejores que ellos, pasarles por encima y destruirles con todos los medios que tengamos a nuestro alcance, alguna vez se podrá perder pero siempre batallando.

Y para nosotros lo más importante es nuestro grupo, incluso por encima del propio equipo.

Nada ni nadie podrá hacernos cambiar.

¿El casualismo, según vosotros, es algo ligado exclusivamente al mundo de las gradas?
NO.

Hemos mencionado bastantes veces la palabra Inglaterra. Hagámoslo de nuevo una vez más: ¿cuáles son los grupos ingleses que más simpatías generan en el grupo o mayor influencia os han causado y por qué?
Ninguno en especial, no tenemos grandes simpatías, pero si hemos de señalar unos… quizás Service Crew del Leeds, por no nombrar ninguno de los grandes.

¿Y de fuera de Inglaterra?
Si a Casuals se refiere, quizás los Independientes del P.S.G., Paris Casuals.

¿Crees que el fenómeno del casualismo, aún siendo algo genuinamente inglés, tiene sentido fuera de Inglaterra?
Por supuesto que sí, casi todos los movimientos juveniles han surgido el siglo pasado en las Islas Británicas y no por ello han dejado de extenderse por todo el mundo. Entonces si hablamos de un fenómeno como la escena casual, tan vinculado con el deporte mas importante, no es de extrañar que se extienda fuera de sus fronteras e influya en un sector importante de la juventud Europea.
Entremos en marujeos varios: ¿cuáles son las marcas de ropa favoritas dentro de MCF?
Desde el principio siempre nos ha atraído Paul and Shark, tanto por su calidad y estética como por su accesibilidad en Madrid desde hace un montón de años. Tampoco olvidamos los viejos Fred Perry, aunque ahora estén un poco en decadencia. Y quizás últimamente Henry Lloid, pero vamos es difícil generalizar. Y en calzado creo que se lleva la palma indiscutiblemente Adidas, aunque de vez en cuando también tiramos de New Balance.

¿Cuál es tu modelo preferido de deportivas?
Como hemos indicado Adidas tiene un lugar privilegiado en nuestros gustos, pero ya hablando a nivel individual me quedaría con las clásicas Samba, por todo el simbolismo que desprenden.

¿Usáis chinos o zapatos?
Cuando la ocasión lo merece si, aunque para los partidos de fútbol “mas interesantes” preferimos ir un poco mas cómodos.

Desde este blog se ha lanzado la idea de empezar ha apostar por diseñadores españoles que elaboran una ropa de calidad y a unos precios más asequibles que los de marcas británicas, italianas o francesas. ¿Sois partícipes de esta idea?
Nos parece bien la idea, la ropa de calidad no siempre viene reflejada por el precio, además de existir prendas con un alto valor que son horrendas. No todo depende de la marca sino de la calidad, el sentido estético y el saber combinar las prendas… y por supuesto España tiene muy buenos diseñadores y se hace buena ropa en nuestro país.

El precio no es lo importante, lo que debe predominar, como hemos indicado, es el sentido estético y la calidad de la prenda.

¿Eres Pro o anti-Stone Island?
Ni pro, ni anti... porque su uso se haya extendido y generalizado no vamos a dejar de llevarlo.

¿Cuál ha sido la prenda por la que más has pagado?
A nivel particular… no sabría decirte ahora mismo, y si la pregunta va dirigida al resto de nuestros integrantes, sería mas difícil de responder.

¿Cuál sería la prenda de la que nunca prescindirías?
Un buen abrigo y unas buenas zapatillas.

¿Dónde sueles comprar la ropa normalmente? ¿Alguna recomendación al personal en lo que a tiendas o artículos se refiere?
Son muchos los sitios donde se pueden encontrar buenas prendas a buen precio, sobre todo en una gran ciudad como Madrid. Pues yo creo que hemos usado casi todos los medios a nuestro alcance: la red, ciertos outlet, algunos amigos que viajan y les encargamos alguna prenda, alguna tienda que hay en nuestra ciudad especializada,… y también el “mercado negro” que es lo mas económico y fiable para nosotros (risas).

Recomendación… que investiguen y se busquen la vida, que pueden encontrar auténticas gangas.

Entrando en otros temas casualísticos… ¿Tus grupos o estilos musicales favoritos? Ya has podido ver que en el blog no hay mucha ortodoxia en este aspecto…
Pues como bien dices cada uno de nosotros sigue unos estilos musicales diferentes, lo que todos tenemos en común es la música RAC y nacionalista española, y si hay que destacar algún grupo pues los míticos Estirpe Imperial, con los cuales nos une una buena amistad.

Después a algunos le tira mas el rollo Oi/RAC/Hatecore, tanto de los 80 como lo nuevo que va surgiendo, sobre todo por la escena HC/Hatecore actual. A otros le mola mas una música mas tranquilita de la escena musical alternativa italiana o del RIF francés. Uno de nosotros siempre le ha gustado el House, y no hay día que no lleve puesto algún Cd de “housito” en el coche. Y después… pues no sabríamos que mas indicarte, desde el Pop nacional y británico de toda la vida hasta los grupos como Arctic Monkeys y Kaiser Chief que son inseparables de la maleta de Cds de otro compañero nuestro.

¿El House es una música ligada a la escena o es que cuando todos vamos ciegos sólo buscamos fiesta y perras en celo?
Algo de relación si tiene, pero tampoco creo que sea un estilo especialmente ligado a la escena, en Madrid a determinadas horas si no vas a garitos de House a pocos sitios medianamente decentes puedes ir. Es una forma de acabar alguna noche de juerga, y si encuentras alguna perrilla mejor que mejor.

Pasando al RMCF de nuestros amores… ¿Qué piensas de la situación actual del club? ¿Los matamos a todos? ¿Nos vamos? ¿Nos suicidamos?
Parece ser que últimamente las cosas están mejorando un poco, tras una lamentable gestión de la anterior junta directiva donde primaba el sentido económico sobre los sentimientos y el sentido común que casi nos lleva a la ruina. Al igual que un país la economía debe estar al servicio del club, no el club al servicio de los intereses económicos.

Esperamos que la línea adoptada por los nuevos directivos, que también es mejorable, lleve a nuestro club donde se merece.
Irnos nunca, que se vayan ellos. Suicidarnos… sólo matando.

¿Crees que Florentino ha sido el mayor hijo de puta que ha pasado por la presidencia del club?
Es un grandísimo, grandullón, hijo de la gran puta… casi lleva al club al desastre por sus manías empresariales y su afán por el marketing, el fútbol es algo mas que un negocio por mucho que se empeñen en destrozarlo… cuando ya no sea un deporte y sea un mero espectáculo y un simple negocio mas, ya no será fútbol… por mucho que se empeñen.

Esperemos que nunca vuelva a influir en las decisiones de nuestro Club y que no vuelva a tener el Madrid ningún engañabobos como él.

¿Cuál crees que es el periodista que trata de una forma más rastrera al RMCF en general y al grupo en particular?
Casi todos los directores deportivos de los medios de comunicación, incluidos los de Madrid, se han declarado abiertamente atléticos y muchos de ellos antimadridistas, entonces ¿qué podemos esperar de estos terroristas de la pluma?

No sabríamos cual decirte, si hay que destacar alguno el “Bizco de Brunete” y sus compinches del grupo empresarial izquierdista al que pertenecen.

Volviendo de nuevo a cuestiones relacionadas con el grupo… Tanto a US como MCF se les acusa de estar excesivamente politizados (se ve que la politización de otro signo no es excesiva). ¿Qué opinión tienes sobre esto?
En España sólo se ve la politización si ésta es en una única dirección, sin en cambio cuando los grupos están politizados o influenciados por corrientes izquierdistas, separatistas o incluso muestran simpatías pro-etarras nunca pasa nada, o incluso son vistos con buenos ojos, no es algo nuevo y a estas altura ya no nos extraña nada, en fin… así es la democracia.

MCF como tal no está politizada, porque tal es su conformación que no puede estar en ningún momento politizada porque desde su formación tiene los objetivos claros… que sus miembros tengamos todos unas ideas determinadas no puede negarse ni esconderse, en esta vida por mucho que se quiera ir de apolítico todo influye y nuestra postura, creemos, que está clara y no hace falta que describamos las ideas de cada uno de nosotros para que todos sepan como pensamos. Y por cierto no somos ni de derechas ni de izquierdas, estamos por encima de esos caducos postulados, nuestras ideas son demasiado radicales para agradar a este sistema.

¿Casualismo y política tienen alguna relación?
¡¡Por supuesto!! desde sus inicios. Luego quien quiera manipular y tratar de cambiar la historia que lo haga, no es algo nuevo.

Los vecinos del Manzanares dicen que hasta en el tema del casualismo les habéis copiado, que ellos fueron los primeros…
Es la primera noticia que tenemos sobre ello, si para ellos ir desarrapados y vestidos como unos gitanos es ser casual, entonces están en lo cierto son los genuinos, únicos e inimitables. Tienen bastante afán de protagonismo y especial interés en ser los inventores de todo... pero sólo hay que echar un vistazo a las fotos para darse cuenta de la cruda realidad. Con denominarse casual no basta, lo mismo que con denominarse hooligan o skin, no basta para serlo… son muchas mas cosas.
De todas formas poco o nada nos importa lo que digan, en Madrid nos conocemos de sobra.

¿Cuál ha sido el peor día del grupo?
Cualquier día que hayan detenido a uno de los nuestros.

¿Y algún buen día?
Cualquiera que hemos hecho bien nuestro trabajo y hemos conseguido los objetivos marcados.

¿Cuál ha sido el grupo que mejor impresión os ha causado? Creo que la hinchada del Leeds.

¿Cuál ha sido el grupo que más os ha decepcionado?
Los turcos del Galatasaray.

¿Cuál es tu opinión sobre todos aquellos que se dedican a contar batallitas por los foros cibernéticos?
Internet puede ser, y es, una buena herramienta, pero también se ha convertido en un cáncer y refugio de cobardes y palilleros que la gran mayoría no ha pisado una grada en su vida.

Cualquiera que tenga un ordenador y conexión a la red puede hacerse pasar por miembro de un grupo o difundir rumores o historias inventadas. Y ya hablando sobre nuestra grada, la gente que de verdad acude al Fondo Sur no entra en batallitas por el ciberespacio.

Bueno, se quedan algunas cosas en el tintero, pero la brigada de información ya va a tener un dossier completo de MCF con esta entrevista. Gracias por tu tiempo y si quieres añadir algo más, esta es tu ocasión…
No nos preocupa la BPI, nos conocen demasiado bien como para preocuparnos, no creo que encuentren nada nuevo en esta entrevista que no sepan ya, pero que no se crean… saben bastante, ¡¡¡pero no lo saben todo!!!

Gracias por interesaros por nosotros y os deseamos mucha suerte con el blog.

Drink, Fuck and Fight.

Entrevista a... Banda Noantri


"El que quiera ponerse en contra nuestra sabe lo que le espera… No se puede provocar a alguien y luego decirle como tiene que pelear… Italia no es Inglaterra o Polonia, la nuestra es una cultura de calle."

Un referente en Italia dentro de la cultura casual es la curva nord lazial. Así que me dispuse a preparar una batería de preguntas para hacérselas llegar al capo de la Banda Noantri, a fin de conocer sus opiniones sobre diversos temas.

Tengo que decir que la entrevista se envió antes del asesinato de Gabriele Sandri, miembro de Banda Noantri, por lo que no hay mención alguna a dicho suceso (aunque tenía carta blanca para haber opinado lo que quisiese sobre el tema).

Parco en palabra (incluso no ha respondido a un par de preguntas), pero algunas de las opiniones del capo de la Banda Noantri despertarán la controversia entre los lectores.

Por cierto, mi agradecimiento a ya sabe quien por la ayuda prestada con todo lo referente a la entrevista. Os dejo con ella…

Antes de meternos de lleno con la entrevista, muchas gracias por concederla. Para que nuestros lectores tengan una leve idea sobre tu persona, ¿Podrías decirnos desde cuando estás vinculado a la curva nord lazial y cuál es tu edad?
Tengo 34 años y llevo yendo a la curva nord desde el 1987

¿Desde cuando arranca tu pasión por la Lazio?
¡Desde siempre! Adoro Roma y su historia. La Lazio es el primer equipo de la capital ¿Cómo habría podido elegir al equipo segundón?

¿Qué te impulsó a adentrarte dentro de la curva nord?
Tenía 13 años en la época que empecé a ir a la curva, era lógico elegir el sector del campo donde había más jóvenes.

Si no me equivoco, estás vinculado a la Banda Noantri, uno de los grupos de la curva nord, ¿es así?
Sí. Soy uno de los 5 chicos que la fundaron.

¿Cuándo surge y cuál fue el motivo que dio origen al nacimiento de la Banda Noantri? Si no me equivoco fue por el año 2000 ¿verdad?
Muchos creen que fue en el 2000 porque la temporada era la de 2000/2001, pero precisamente nace en enero del 2001 en el partido Lazio-Napoles

A pesar de que no lleváis muchos años en activo como grupo en sí, habéis sufrido una fuerte represión por parte de la policía. De hecho, este año habéis vuelto a la actividad tras un “parón forzoso”… ¿Cuáles han sido las medidas más injustas que se han tomado por parte de las autoridades contra los miembros del grupo?
Banda Noantri es un grupo de no más de 50 elementos, al ser pocos y todos amigos nos permite tener ese empujón en los momentos difíciles. Banda Noantri existe oficialmente entre 2001/2003 pero entre denuncias y “diffide”, el grupo entero no ha visto más de 10 partidos juntos.

Banda Noantri hace del casualismo un fuerte signo de identidad del grupo… No sé si ocurre lo mismo en Italia que en España, pero en España hay gente que tiene del casualismo una mera postura estética, e incluso hay miembros de grupos no-violentos que dicen ser casuals. ¿Qué opinión te merece esta situación? ¿Ocurre lo mismo en Italia? ¿Crees que el casualismo es una mera cuestión estética?
Totalmente equivocado. Banda Noantri es Banda Noantri y no un grupo casual. Nos gusta vestirnos bien, pero eso no quiere decir que sigamos el movimiento casual. Hay que tener en cuenta que Stone Island, Tacchini, Fila, Armani… Son marcas italianas, por lo tanto para nosotros son marcas que vestimos habitualmente.

¿Piensas que el casualismo es una cultura urbana más o una simple ramificación del fenómeno hooligan?
En Inglaterra fue un fenómeno de evolución Hooligan y en el resto de Europa es una moda juvenil de gente de las gradas o futbolera.

¿Cuáles son para ti las bases de la cultura casual?
Anonimato, nada de material y ninguna pancarta.

A parte de la Banda Noantri, podemos encontrar a otros grupos de la nord (corrígeme si me equivoco) vinculados al casualismo tales como Distinti Saluti Romani, In Basso a Destra, Esse Esse Elle, Black Shirt & White shoes… ¿Desde cuando existe la presencia de gente vinculada a la cultura casual en la nord lazial? ¿Qué importancia tienen todos estos grupos dentro de vuestra grada?
In Basso a destra es un grupo nuevo de gente joven, los demás son pancartas hechas por gente del grupo para el grupo.

¿Crees que está presencia de grupos vinculados a la cultura casual es una evolución lógica dentro de la nord lazial? Me refiero a que siempre se ha considerado a la curva lazial (junto a la veronesa) como una de las curvas con mayores influencias inglesas, de hecho, mantenéis una buena relación con gente del Chelsea…
Como he dicho antes el fenómeno casual inglés es una moda de la gente futbolera, por lo tanto también de la curva nord.

¿Se está desarrollando la cultura casual de una forma seria y consecuente dentro de las gradas italianas o quizás se está cayendo en estereotipos y tópicos carentes de interés?
En las curvas italianas puramente de estilo casual no hay ninguna, aun así hay grupos que si se acercan mucho a esa cultura, sobre todo en la manera en la que se mueven en los desplazamientos.

¿Podrías destacar a algún grupo italiano ligado a la cultura casual fuera de la curva nord lazial?
Verona, Roma…

Siguiendo con el tema del casualismo… ¿Cuáles son las firms inglesas que más te han llamado la atención, tanto desde una postura de admiración como de odio?
De las firm inglesas me gustan: Porthsmout por el estilo; Manch. Utd. por lo numerosos que son; Liverpool por la reputación; además de QPR por el hecho que en Inglaterra “tifo” por el equipo de Loftus Road!

Me gustan menos: West Ham porque viven del mito; Millwall porque no podría vivir nunca en un sitio tan sucio y feo; Chelsea porque son los enemigos número uno del QPR.

Es indudable que la aparición de libros en los que se relatan las acciones de diferentes firms inglesas, así como la vida de algunos de sus miembros, ha servido para crear una idea más correcta de lo que es el casualismo. Pero aún así, ¿no crees que existe mucho sensacionalismo en la publicación de estos libros y que algunos han visto un filón económico en la publicación de sus experiencias personales? ¿Qué libro recomendarías a nuestros lectores?
Los de la cadena editorial Bógalo. En particular el que habla del Porthsmout, el del Manchester City y Scally de Andy Nichols del Everton… Además del libro “Casuals”.

¿Crees que se puede disociar la violencia de la cultura casual?
Hay grupos que se definen casuals y luego no son violentos.

¿Cuáles son las marcas de ropa por las que sientes mayor predilección? La verdad que en Italia lo tenéis bastante fácil, pues muchas de las marcas míticas de la cultura casual proceden de tu país…
Me gustan muchas marcas diferentes, sobre todo las italianas

Y en lo que se refiere a la apariencia, ¿optas por un estilo más clásico, vanguardista o retro según la ocasión, o tienes un estilo marcado con independencia de la situación?
Va por épocas, no sabría que decir.

¿Cuál ha sido la locura más grande que has hecho por adquirir una prenda? Me refiero al desembolso económico más elevado…
No sé, no me acuerdo. Me gusta vestir bien y me gasto mucho en ropa

¿Cuál es la prenda de tu armario por la que sientes mayor predilección?
Zapatillas, gorras…

¿Tus zapatillas favoritas?
Digo Adidas por el simple hecho que por las otras marcas de zapatillas va por épocas mientras que las zapatillas alemanas nunca han faltado en mi vestuario.
¿Existe alguna marca, ya sea de origen italiano o extranjero, que se esté imponiendo entre los italianos amantes de la cultura casual y que no sea común verla a casuals fuera de Italia?
Sergio Tacchini, Fila…

Si estéticamente la cultura casual está bien definida, no ocurre lo mismo en lo que a la música se refiere. Al menos esta es mi opinión (también compartida por muchos). ¿Crees que la música es una parte indispensable de la cultura casual? ¿Cuáles son tus estilos o grupos musicales favoritos?
Me gusta la música Rock de los años 80/90 por decir algunos Ramones, Rancid, Cookney Reject… Odio el Rap y la música de discoteca

Retomando la actualidad de la Banda Noantri… Hace poco saltaba a la prensa los incidentes acaecidos tanto en Roma como en Bucarest entre seguidores del Dinamo de Bucarest y de la Lazio. ¿Qué puedes contarnos de todo lo ocurrido en Bucarest? Parece que fue una jornada bastante dura para el grupo…
No era gente de nuestros grupos de la nord.
De estos incidentes, especialmente los ocurridos en Roma, se han oído diversos comentarios bastante críticos con la gente de la nord lazial por el empleo de navajas. ¿Qué opinión tienes al respecto sobre el uso de armas?
Pienso que una puñalada en el culo es menos peligrosa que un palazo en la cabeza. He oído condenar los cuchillos por parte de gente que usaba botellas rotas y bates de beisbol. Dicho esto, personalmente no las uso pero se que forman parte del juego y por eso las acepto, si no me quedaría en casa. El que quiera ponerse en contra de los laziales sabe lo que le espera, si no que nos dejen en paz.

No es algo desconocido que a los italianos se les tacha de “navajeros”. No se trata de esconder el uso de navajas por parte de seguidores italianos, pero parece que algunos tienen mala memoria (caso de ingleses) o que cuando son otros los que tiran de navajas o cualquier otra arma existe un silencio cómplice y bastante hipócrita. Porque armas usan ingleses, alemanes, polacos, rusos, holandeses…
El resto de Europa no me interesa. Repito: el que quiera ponerse en contra nuestra sabe lo que le espera… No se puede provocar a alguien y luego decirle como tiene que pelear… Italia no es Inglaterra o Polonia, la nuestra es una cultura de calle.

Hasta España habían llegado rumores de que existía una especie de pacto de “no agresión” para los derbys entre la curva nord y la curva sud romanista. ¿Es esto cierto? Si es así, ¿qué clase de pacto se había llevado a cabo?
Por un tiempo fue así, pero duro poco… ¡¡Afortunadamente!!

Entre vuestras amistades pueden encontrarse a grupos del Inter de Milán, Hellas Verona, Triestina, Chelsea y Chieti. ¿Aproximadamente cuando surgen estas amistades?
En épocas diferentes. En la base de todo está la sintonía política. También con Padova, Catania, Arezzo, Varese, etc… No hay conflictos. Digamos que los Laziali que se encuentran con grupos de derecha y no nos muestran hostilidad, les dejamos en paz.

Obviamente no podemos olvidarnos de la amistad que se ha cultivado durante años con Ultras Sur y las Brigadas Blanquiazules. ¿Qué opinión te merecen estos grupos? ¿Crees que es positivo, en alguna manera, para la curva nord estas amistades?
Con los Ultras Sur del Real Madrid ya no se habla de hermanamiento, si no de una verdadera amistad. Después de varias visitas recíprocas ha nacido una fuerte amistad entre varias personas, tan grande que ahora mismo es lo más auténtico para Banda Noantri.

Con los del Español no tenemos relación, ellos se relacionan con los Irriducibili, entre nosotros nunca ha habido muchas palabras, quitando los saludos de cortesía. Personalmente estoy feliz con ello, porque de España me gusta el Español y veo sus partidos poniendo al equipo blanquiazul como mi segundo equipo.

Siguiendo con el tema de las amistades y según tu opinión ¿vienen determinadas por temas políticos estrictamente?
Principalmente por la estima y el respeto, pero nunca podríamos hermanarnos con rojos.

Pasando al lado opuesto, te nombro una serie de equipos y aficiones italianas y los defines en pocas palabras:
Juve: Buenos.
Livorno: Hablan mucho y de verdad no valen nada.
Atalanta: Fantásticos.
Nápoles: Necesitaría 100 folios para poder explicarlo.
Brescia: Buenos, pero los de Bergamo son mejores.
Milán: Los más duros históricamente, ahora son de risa.
Bolonia: Infames y traidores.
Genova: Gente dura y peligrosa.
Sampdoria: No son nada.

De grupos extranjeros existe una fuerte rivalidad con gente del Arsenal, Marsella y Atlético de Madrid ¿de dónde surge esta rivalidad?
Con el atlético el odio se debe a que odian a nuestros amigos del Real Madrid. Quien está contra ellos, está contra nosotros.

Arsenal, nada, les atacamos en el 2001 como hubiéramos atacado a cualquier mob inglés.

A los del Marsella les quitamos la pancarta Ultras y el odio nace porque son rojos y mestizos.

A nivel general, ¿cuál es el estado de la curva nord tras las detenciones de algunos de los principales capos el pasado verano?
A los mínimos históricos. Desde el 2003 hemos tenido 20 encarcelados y muchísimas “diffide”. Reto a cualquiera que logre estar al máximo nivel con estos sucesos.

¿Cuál ha sido el partido de mayor tensión al que has acudido?
¡Que pregunta! El derby romano sin ninguna duda… ¡¡Adrenalina pura!!

Según tu parecer, ¿cuál es el grupo más rastrero que has conocido?
Mods Bologna y Collettivo Fiorentina

Vamos a ir finalizando esta entrevista, pero antes me gustaría que me contaras de donde surge tu pasión por los tatuajes…
De la calle.

¿Te decantas por algún estilo o temática en concreto?
Varios.

¿Alguna recomendación para tatuarse en Italia?
Italia está llena de buenos tatuadores.
¿Y para echarse unas cervezas y ver mujeres guapas en Roma?
Campo de Fiori y Trastevere. Luego si queréis beber una cerveza entre gente de la Lazio podéis ir al Excalibur Pub en Piazza Vescovio.

¿Qué eliminarías de Roma?
El tráfico.

¿Desearías haber nacido en otra época o ciudad?
Si me fuera de Roma, me iría a Madrid. Una ciudad bonita, buena gente, buena comida y buenas mujeres…

En otra época… me hubiera gustado vivir en los años 50 americanos.

Pues nada más por mi parte. Muchísimas gracias por tu tiempo e interés al responder a esta entrevista. Espero que no te haya resultado demasiado pesada. Si deseas añadir algo más, esta es tu oportunidad.
Doy las gracias a todos. Portaros bien.
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